L’incontro di Tecniche: La Città come Sinfonia Visiva
Molti dei suoi lavori sono una fusione delle tecniche sopra descritte, in cui l'olio su tela, il cold wax e l'acrilico si intrecciano per creare un effetto visivo che richiama le diverse sfumature dell'esperienza urbana. La materia pittorica diventa il mezzo attraverso cui Catto esplora non solo la città fisica, ma anche la sua anima. Le pennellate, i ritmi e le superfici si intrecciano come una partitura musicale, dove ogni tecnica contribuisce a definire una diversa dimensione della metropoli: dall'intensità della vita sociale (acrilico) alla solitudine degli spazi (olio), fino alla fragilità e alla transitorietà del tempo e dello spazio urbano (cold wax).
In questa ricerca pittorica, la città non è mai solo uno sfondo. È un'entità che vive, che cambia e che si riflette nel vissuto delle persone che la abitano. Ogni tecnica diventa una finestra attraverso cui Monica Catto osserva e rivisita il concetto di urbanità, restituendo un'immagine complessa e sfaccettata delle metropoli contemporanee.
Olio su Tela – La Città come Paesaggio Vivente
Nei dipinti a olio su tela, Monica Catto cattura la monumentalità e la dinamicità delle metropoli. Il medium, ricco e denso, le permette di creare texture complesse che sembrano pulsare di vita. Le grandi città sono rappresentate con pennellate ampie, dove gli edifici si stagliano come siluette senza tempo, ma il loro movimento è palpabile attraverso la stratificazione dei colori. I toni caldi e freddi, spesso mescolati con il contrasto della luce e ombra, evocano l'energia che permea ogni angolo della metropoli. Lo sfondo a volte sfuma in astrattezza, lasciando che il paesaggio urbano emerga come una struttura viva e in evoluzione. Le finestre e le strade sembrano non solo geometriche, ma anche intrinsecamente legate all'esperienza emotiva di chi vi abita.
Cold Wax – Trasformazione e Trasparenza
Il cold wax è una tecnica che Monica Catto sfrutta per aggiungere una dimensione di profondità e fragilità alla sua visione della città. La combinazione di cera fredda e pittura a olio consente di ottenere strati traslucidi, che non solo donano un effetto tridimensionale, ma che permettono di esplorare la tensione tra l'opacità e la luce. Le superfici così ottenute richiamano la polvere, il cemento e le superfici di metallo delle metropoli, ma anche le tracce lasciate dal passare del tempo: una sorta di memoria visiva della città che cambia, si evolve e si rigenera. In questi lavori, l'astrazione si fa più evidente, e la città diventa un corpo che respira, che lascia intravedere ciò che c'era sotto, in un gioco di riflessi e trasparenze.
Acrilico – Urbanità e Astrattismo
Con l'acrilico, Catto si spinge ulteriormente nell'ambito dell'astrazione, dove la città non è più solo rappresentata attraverso le forme geometriche e architettoniche, ma anche attraverso il dinamismo e le emozioni che esse suscitano. L'acrilico, rapido e versatile, le permette di lavorare con gestualità, creando forme e linee che rimandano al caos, alla frenesia e al flusso continuo delle metropoli moderne. Qui, le città diventano una composizione di segni, macchie e linee che richiamano non solo le strutture urbane, ma anche l'interconnessione dei flussi sociali, delle persone e dei mezzi di comunicazione che attraversano questi spazi. La scelta di colori vivaci e contrastanti fa emergere un senso di urgenza, di continuo movimento, come se la città fosse in perenne mutazione.